Marettimo

Marettimo è di certo l’isola più selvaggia e meno incontaminata delle Egadi, con 12,3 kmq vi entrerà nel cuore!
L’isola delle Egadi che si trova più a occidente, dista 20 miglia da Trapani, raggiunge la vetta più alta con il Monte Falcone. Oltre ad essere la più distante da Trapani, è anche la più selvaggia e incontaminata. Conta 680 abitanti, proprio per queste caratteristiche è l’isola dove il tempo scorre senza che uno se ne accorga!

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Il suo nome di origine greca Hierà Nésos vuol dire “isola sacra”. Quello con cui la conosciamo oggi però deriva dal latino Maritima, probabilmente per l’abbondante presenza sull’isola del timo selvatico.

Flora e Fauna

L‘isola di Marettimo offre mare, spiagge e natura incontaminata, gode di una flora rigogliosa. Possiamo definirla un vero e proprio paradiso botanico.
Probabilmente questa fortunata condizione è dovuta alla lontananza dalla terraferma, alla sua natura impervia e selvaggia, difficilmente plasmabile dall’uomo.

A Marettimo sono presenti più di 500 specie di vegetazione, tra cui la D. Oleoides, l’erodium maritimum, il timo di Marettimo, il cavolo delle Egadi, il rosmarinus officinalis, la finocchiella di Boccone, il garofalo rupicolo, l’iberida florida, l’erica multiflora che sono tipiche dell’isola e non presenti in altre parti della Sicilia.

Sulla parte montuosa dell’isola si trovano i pini di Aleppo, rifugio di diversi tipi di uccelli: l’aquila del bonelli, il martin pescatore, corvi. I cieli dell’isola di Marettimo sono inoltre attraversati anche dal nibbio, l’airone, i barbagianni, il falco pellegrino e il gabbiano reale del Mediterraneo. Nelle acque di Marettimo sono state avvistate dai pescatori alcuni esemplari di foca monaca che sembrava ormai scomparsa da queste acque.

Storia di Marettimo

L’isola di Marettimo venne abitata per la prima volta probabilmente intorno al 5.000 a.C. Diversi reperti ritrovati sull’isola e conservati oggi nel museo del mare, lo testimoniano. Si tratta perlopiù di punte di frecce e schegge di ossidiana.
Risalenti all’800 a.C. sono invece molti resti scoperti nella spelonca carsica situata al di sopra della grotta marina della pipa. Probabilmente Marettimo era un luogo d’appoggio per chi attraversava il mediterraneo e che qui trovava riparo e provviste.
Per Marettimo, però, l’ingresso ufficiale sui libri di storia è datato il 20 marzo 241 a.C., con la battaglia che pose fine alla prima guerra punica.
Da quel momento i Romani fecero dell’isola un presidio militare a controllo della rotta tra la Tunisia e Roma. Di questo periodo storico ci rimangono le “Case Romane” un complesso monumentale situato nella parte alta dell’isola, vicino alla bellissima chiesa d’epoca normanna, voluta dai monaci Basiliani proprio in questo luogo per poter utilizzare i resti dell’edificio romano come monastero.
Alla dominazione romana seguì l’invasione dei vandali, poi dei Bizantini ed i Saraceni.
Ai Saraceni seguirono gli Arabi che rimasero a Marettimo per oltre un secolo, tanto da lasciare molti vocaboli relativi alla pesca e alla casa che sono adottati tutt’oggi.
La cacciata degli Arabi fu ad opera del conte Ruggero D’Altavilla che nel 1078 portò la cristianità sull’isola.
I secoli successivi videro alternarsi: Svevi, Angioini e Spagnoli.
Nel 1637, gli Spagnoli, ormai in bancarotta, furono costretti a lasciare Marettimo e a cederla al marchese di Genova Pallavicino.
Cominciò pian piano una lenta ma costante ripopolazione dell’isola, soprattutto alla fine del XVIII secolo sotto i Borboni che cercarono di riformare lo stato, rivalorizzandone il territorio.
Con la rivoluzione francese il castello di Marettimo divenne una prigione terribile, dove venivano portati i prigionieri politici.
Solo tra la metà e la fine dell’800 in un clima di pace fu portato da re Ferdinando II di Borbone e con l’arrivo della famiglia Florio in Sicilia.
La famiglia Florio diede una fortissima spinta sia economica che culturale alle Egadi, con la costruzione delle tonnare e con il rifiorire della coltivazione dei campi

Cosa Non Puoi Perderti a Marettimo

Marettimo è la terza delle isole dell’arcipelago delle Egadi; è la più selvaggia e incontaminata, con dei panorami, cale e spiagge mozzafiato impossibili da non visitare.

Non solo mare, natura e paesaggi: Marettimo, per i più curiosi, offre dei siti turistici e culturali intrinsechi di storia; per i turisti più avventurosi l’isola regala, invece, diversi percorsi di trekking;  ma per chi vuole godere l’isola senza alcuna fatica e da un’altra prospettiva, può ammirarne la bellezza con un giro in barca, insieme a uno dei tanti pescatori che, come ciceroni, ti guideranno e racconteranno i segreti, le tante leggende e i posti meno turistici ma più caratteristici dell’isola.

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Giro in barca

Che tu decida di farlo in solitaria o in compagnia dei pescatori dell’isola, il giro in barca è d’obbligo a Marettimo, solo così potrai conoscerla davvero.
E’ d’obbligo una sosta a Scalo Vecchio, Grotta del Cammello , Punta Troia, Grotta del Tuono, Grotta della Pipa, Punta Mugnone, Cala Bianca, Grotta Perciata, Grotta del Presepe, Grotta della Bombarda, Punta Libeccio, Il faro, Secca del Cretazzo e Cala Marino.

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Case Romane e Chiesetta Bizantina

Durante il tuo soggiorno a Marettimo, oltre allo splendido mare, ti consigliamo di visitare il sito delle Case Romane. Un complesso monumentale d’epoca romana con un panorama mozzafiato! Vicino al complesso Romano sorge la chiesetta Bizantina, voluta dai monaci Basiliani proprio in questo luogo per poter utilizzare i resti dell’edificio romano come monastero.

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Il Castello di Punta Troia

Il suggestivo castello di Punta Troia, che sorge sull’omonimo promontorio, è una tappa fondamentale per chi decide di visitare Marettimo; arroccato su un promontorio che svetta sul mare a 116 metri di altezza, regala una vista mozzafiato da cartolina. Il castello di Punta Troia, perfettamente ristrutturato, conserva la stessa struttura di quando fu concepito e ospita nelle sue sale il Museo delle Carceri di Punta Troia e l’Osservatorio per la Foca Monaca dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi.

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Museo del Mare di Marettimo

Il Museo del mare delle attività, tradizioni marinare e dell’emigrazione, gestito oggi dall’Associazione CSRT “Marettimo”, è il tesoro più prezioso per scoprire la storia dell'isola e dei suoi abitanti. Al suo interno sono custoditi gli antichi strumenti utilizzati per la pesca, articoli di giornale e fotografie che documentano l’arte del pescare della gente di Marettimo e di come a causa del impoverimento delle acque, i suoi abitanti siano dovuti migrare per il mondo.

Itinerari di Trekking

Marettimo è l’isola più selvaggia, verde e montuosa dell’arcipelago delle Egadi.
Per conoscere a pieno questa bellissima isola è possibile fare degli itinerari di trekking.

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Itinerario 1

Itinerario: Partenza da Scalo Vecchio e arrivo a Castello di Punta Troia.
Livello: impegnativo Durata 01:30 minuti

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Itinerario 2

Itinerario: Partenza da Scalo Vecchio e arrivo a Monte Falcone.
Livello: facile
Durata 02:00 ore.

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Itinerario 3

Itinerario: Partenza da Paese e arrivo a Punta Basano.
Livello: impegnativo Durata 01:00 ora.

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Itinerario 4

Itinerario: Partenza da Paese e arrivo a Punta Libeccio.
Livello: semplice
Durata 02:00 ore.

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Itinerario 5

Itinerario: Partenza da Scalo Vecchio e arrivo a Cala Bianca.
Livello: impegnativo
Durata 02:00 ore.

Spiagge e Cale

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Cala Bianca

La più famosa spiaggia di Marettimo. Raggiungibile con un’impegnativa escursione di trekking, o in barca, è situata tra Punta Mugnone e la Grotta Perciata. Qui la pesca è vietata perché in zona A della riserva delle Egadi.

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Scalo Vecchio e Scalo Nuovo

Si tratta di due spiagge posizionate rispettivamente in prossimità del Porto Vecchio e del Porto Nuovo. Queste caratteristiche rendono entrambe le spiagge adatte anche alle famiglie con bambini.

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Punta Libeccio e Cala Nera

Punta Libeccio è posizionata esattamente sul versante opposto rispetto al paese. Sotto il faro di punta libeccio troverete Cala Nera. Raggiungerla però è molto difficile. Arrivarci in barca è il modo più semplice.

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Cala Manione e Scalo Maesto

Nella zona più a nord dell’isola troverete Cala Manione e Scalo Maestro. Raggiugerlo via terra è difficoltoso ma per chi è meno esperto esistono servizi di taxi via mare che condurranno alle cale.

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La Spiaggia del Cretazzo

La strada per l'arrivo alla Spiaggia del Cretazzo prevede una camminata di circa due ore, che ti porterà in quella che è la più bella cala raggiungibile da terra. Si tratta di una spiaggia formata da sassi.

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Zotta Muletti

La Zotta Muletti si trova sul lato sud ovest dell’isola. La passeggiata di un’ora e mezza circa sarà piacevolmente riparata dall’ombra dei pini. Si tratta piuttosto di comodi scogli che digradano dolcemente vero il mare.

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Praia Nacchi

Cala Praia dei Nacchi è situata nell’area sud est dell’isola, arrivarci è molto semplice. È una bellissima spiaggia formata da sassi, con alcuni punti sabbiosi. Ideale per chi vuole passare una giornata tranquilla tra silenzio e natura.

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Spiaggia del Rotolo

Arrivare alla Spiaggia del Rotolo è piuttosto semplice e si impiega soltanto 15 minuti. È una piccola spiaggia di sassi, con una comoda discesa a mare. Poco distante c’è la “Spiaggia Sotto il Cimitero”.

Le Grotte

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Grotta del Cammello

Il nome deriva dalla forma dello scoglio che potrai vedere in prossimità della sua apertura. L’ideale è visitarla nelle ore centrali della giornata per godere del suo splendore in quanto la luce del sole filtra attraverso un’insenatura tra le rocce e fa splendere la grotta di mille riflessi di luce.

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Grotta dal Tuono

Il nome della Grotta del Tuono deriva dalle peculiarità della sua conformazione rocciosa. Quando il mare si ingrossa e le onde si infrangono con tutta la loro potenza all’interno di questa grotta, il rumore che ne scaturisce sembra quello di un tuono.

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Grotta della Pipa

Il nome deriva dalla forma della sua struttura. Si apre con un’altezza di 20 metri per poi proseguire verso l’interno dell’isola per cento metri circa, terminando con una vasca di acqua dolce, dove all’interno sono stati ritrovati antichi reperti come cocci, lucerne e resti di otri.

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Grotta Perciata

È possibile attraversarla in barca perché molto ampia. Noterai depositi calcarei, stalattiti e stalagmiti e un fondale da sogno, che essendo in parte sabbioso dona all’acqua dei colori bellissimi. L’ideale è visitarla nel pomeriggio perché il sole entrando nella grotta la illumina così da poter goder il suo splendore.

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Grotta della Ficaredda

Una curiosità da sapere è di sicuro il nome in quanto, Grotta della Ficaredda, ossia “dell’albero di fico”, pare derivi dalla presenza nel passato di un albero di fichi che cresceva in cima a questa grotta. Così raccontano gli anziani dell’isola.

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Grotta del Presepe

La Grotta del Presepe prende il nome dalla struttura delle rocce al suo interno. I depositi calcarei richiamano alla memoria figure che somigliano ai personaggi del presepe. Visitarla nel tardo pomeriggio ti permetterà di godere del suo splendore.

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Ruttiddi

Durante il giro dell’isola noterai la presenza di piccole e bellissime grotte, quelle che vengono chiamate i Ruttidi, ossia piccole grotte. Non puoi perderti l’opportunità di fare una bella nuotata, percorrendo un tunnel arriverai alla grotta degli innamorati!

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Grotta della Bombarda

Il nome di questa grotta deriva dalla sua conformazione rocciosa. Quando il mare è molto agitato, le onde sbattendo nella grotta generano uno sbuffo d’aria e d’acqua che fuoriuscendo dal foro dà vita ad un suono che somiglia al boato generato da una bomba.

Come Arrivare a Marettimo

ALISCAFI E TRAGHETTI

Trapani
Aliscafi e traghetti con corse frequenti, durante tutto l’arco della giornata

Marsala
(solo nel periodo estivo)
Aliscafi e traghetti con corse frequenti, durante tutto l’arco della giornata

Informazioni Utili per il Turista

Alcune informazioni che potranno tornarti utili durante il tuo soggiorno. 

Emergenza

Guardia Medica,
Via Vittorio Emanuele III 59

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