Il Castello della Colombaia

Il castello della Colombaia è uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi della città di Trapani, circondato dal mare, una fortezza che sorge su un’isoletta all’estremità orientale del porto.
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Il castello della Colombaia è uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi della città di Trapani, circondato dal mare, una fortezza che sorge su un’isoletta all’estremità orientale del porto.

La Colombaia è l’unico esempio di struttura situata su uno scoglio e che è cresciuta nel tempo, fino a diventare castello, prima, e prigione borbonica, dopo.

I documenti storici più antichi ne fanno risalire la costruzione alla Prima Guerra punica. Sotto l’imperatore Carlo V divenne una fortificazione per difendere il centro abitato dalle incursioni dei pirati.
Tra il 1821 e il 1860, con i Borboni, venne destinata a carcere sia femminile che maschile. Ancora oggi, nel reparto femminile, si possono visitare la cucina e la lavanderia.

Nelle celle del carcere vennero rinchiusi alcuni dei protagonisti del Risorgimento siciliano, patrioti, piccoli malfattori e politici. La prigione della Colombaia rimase attiva fino al 1965, quando è stato inaugurato il carcere di Trapani.

Il Nome del Castello della Colombaia

Dalle colombe trae origine il nome Colombaia, detta anche Torre Peliade o Castello di mare. Secondo un mito pagano le colombe erano considerate, infatti, degli uccelli sacri dalla dea Venere. Esse, poi, migrano dall’Africa verso il monte San Giuliano, in primavera, e da Erice verso l’Africa nel periodo invernale.

La Storia

La storia delle fortificazioni inizia da quella rupestre, passando inevitabilmente da Fenici e Caltaginesi fino al castrum romano.

Il Castello della Colombaia per secoli è stata ritenuta un mito, almeno per gli storici, lasciando così che non fosse una fonte storica ma letteraria.

Ad oggi la sua forma ottagonale viene datata in maniera arcaica e senza valore scientifico, in base a fasi di costruzione che possiamo risalire attorno alla fine del XIII e inizio del XIV, dando per scontato, forse anche giustamente, come costruzione Sveva.

Fonti

Il primo documento trovato è del 1223; è un documento di Federico I per la concessione ad Alberto di Milo della capitaneria di guerra per Trapani e del titolo di castellano sia per castrum, castello di terra, che la turris Columbarie, castello di mare. A un esame attento di documento non sembra essere viziato da alcunchè, tanto che a suo tempo fu ritenuto autentico da E. Winkelmann e Giuseppe Agnello. Tuttavia alcuni particolari, soprattutto per alcune inconcluenze di date, ne fanno dubitare, ma lo slittamento di esse non può superare un periodo troppo lungo di anni, e neanche un esame al radiocarbonio potrebbe risolvere il rebus. Il documento può quindi ritenersi vero per il secolo in cui fu emesso, e forse in parte falsificato nella datazione per permettere a qualcuno di occupare una carica in tempi diversi. Una prassi deplorevole ma normale anche a quel tempo.

Bartolomeo da Neocastro, cronista dell’epoca dei Vespri, Historia Sicula. Una notizia appena accennata ai gemini castra che difendevano la citta nel racconto dello sbarco di Pietro III a Trapani, testimonierebbe come in città vi fossero nel 1282 due castelli. Uno sicuramente è quello normanno cioè quello di terra, l’altro la Colombara, o comunque un fortilizio in quella posizione.

Il Professor Ferdinando Maurici scrive: «Si tratta proprio della colombaia e del castello di terra ubicato sull’angolo nord-ovest della cinta muraria. Una datazione fra la fine del XIII secolo e primi del XIV, d’altra parte, sembra per il Castello della Colombaia la più probabile, tanto per ragioni stilistiche che in considerazione della nuova importanza assunta dopo il Vespro”.

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Chiaramente le ragioni stilistiche e archetettoniche nella torre sono veramente ambigue, anche se vicinissime allo stile svevo.

Cenni Storici

Il Castello di mare, detto anche Colombaia o torre Peliade, è una fortezza medievale, di origini molto antiche, posta su un’isoletta all’estremità occidentale del porto di Trapani.

La prima costruzione per motivi militari, come riferisce Diodoro, fu realizzata da Amilcare Barca durante la prima guerra punica intorno al 260 a.C., ma non abbiamo prove archeologiche che possano attestare tale evento.

Il condottiero, per popolare il territorio appena conquistato, fece emigrare dal Monte Erice parte della popolazione.

Successivamente l’isoletta cadde sotto l’assedio romano per mano di Gaio Lutazio Catulo, nel 241 a.C. (fine prima guerra punica), sterminando il presidio cartaginese.

La torre venne abbandonata e divenne un punto di appoggio per le colombe durante le migrazioni che in primavera le portavano dall’africa al monte Erice (katagoghia) e in autunno dal monte verso le coste africane (anagoghia).

Dopo questa prima ricostruzione leggendaria per secoli non si hanno notizie documentarie sulla Colombaia.

A partire dal 1360 abbiamo le prime fonti storiche, in occasione della venuta della regina Costanza d’Aragona che doveva andare in sposa a Federico III e che per motivi politici venne tenuta in custodia presso la fortezza da Guido da Ventimiglia.

Nel 1408 Re Martino fece costruire un pontile e modificò la Colombaia per l’arrivo della sua sposa Maria.

Nel 1546 Carlo V concesse i fondi per rafforzare la cinta muraria della città di Trapani che era diventata punto di attracco per le navi italo-spagnole che in quel periodo presidiavano La Goletta e Mahadia.

Nel XVII sec. il castello fu rafforzato ad opera del Vicere Don Claudio la Moraldo, Principe di Lignè (Ligny).

Il principe collaborò nella realizzazione del rafforzamento delle strutture di fortificazione delle coste siciliane con l’ingegnere militare fiammingo De Grunenbergh.

Dal 1849 la Colombaia fu usata come carcere dove vennero ospitati patrioti del risorgimento.

Struttura

La parte più antica è quella rivolta verso l’imboccatura del porto, dove vi è una piccola torre poligonale che risale o al periodo arabo-normanno o al XIII sec.

La Torre, di forma ottagonale e attribuita al periodo svevo, è il più alto della struttura (32 m).

Ritroviamo lo stesso andamento ottagonale anche in strutture come la Torre di Federico di Enna e Castel del Monte in Puglia, entrambe opere di Federico II.

Vi sono alcuni elementi che riportano al periodo arabo: nel primo piano della Torre, ad esempio, vi è un sistema di micro ventilazione che ricorda le stanze dello scirocco del periodo arabo; oppure le finestre ad ogiva e la struttura del soffitto a volta stellata, costituito da costoni.

Nella seconda metà del ‘300 venne costruita la cinta ellittica delle mura, dando alla struttura la forma di Castello.

Risale al XVII sec. la piattaforma orientale, voluta dal principe Lignè, realizzata da De Grunenbergh, per proteggere il porto da un temuto assalto; stesso motivo per cui fu realizzata la Torre di Ligny.

Nel 1853 sulla torre venne costruito il faro.

Le opere di ristrutturazione più significative del Castello della Colombaia, anche nella struttura, si ebbero quando fu trasformato in carcere, dopo l’avvento dei Borboni.

Nella struttura della torre ottagonale vennero ricavate su tre elevazioni le celle, piccole e molto umide nel piano terreno.

Nell’ultima elevazione, dove l’umidità era ridotta, vi erano le stanze degli ufficiali e i locali della lanterna.

Uno dei problemi maggiori che si riscontravano sull’isola era la mancanza di acqua, anche se vi era una grande cisterna per la raccolta delle acque piovane.

A partire dal 1846 due stanze del primo piano vennero adibite ad infermeria.

La Colombaia resta in uso come carcere fino al 1965, anno dell’inaugurazione del carcere di Trapani.

Successivamente viene del tutto abbandonata.

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